AL CANTO DEL GALLO
Al canto del gallo apro gli occhi,
la campagna mi aspetta.
gli alberi e l'erba han bisogno di me.
Lesto mi alzo, mi lavo e mi vesto.
E mentre aspetto il caffè,
guardo meravigliato la natura intorno a me.
Il disco della luna mi illumina il viso,
mentre un giovane sole, si affaccia e
repentino, va a carezzar le cime dei monti.
Il cane alla catena, mi chiama e si dimena,
e giù per la valle, s'ode la vita destar.
Le mucche gioiose chiamano i capri,
che rispondono belando. Sento un fruscio,
qualche coniglio zompetta nell'aia mentre
una gallina nella stia, già aspetta la mannaia.
Il mio sguardo si perde laggiù, tra le cosce
aperte dei monti lontani,
e i colori degradanti, dal blu al grigio
pallido, mi parlano dell'eternità che li accompagna.
È ora. Vado. E mentre il sole cresce, la luna sbiadisce.
Per un attimo le due luci si incrociano e si confondono,
E la notte, si ritira sconfitta
dal giorno, che assurge a nuova vita