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Blog di Pablo

Le scarpe e il tempo

31 Gennaio 2011 , Scritto da Pablo Con tag #DIARIO PERSONALE

Lui aveva camminato molto nella sua vita, i suoi piedi lo avevano portato a vedere molte cose, molte persone aveva conosciuto e molte verità gli erano stare svelate, insieme a tante menzogne.

Per un gran numero di anni, camminare era stata una necessità, sentiva un qualcosa di magico nel lasciarsi trasportare da quei piedi, apparentemente autonomi e inconsapevoli al tempo stesso, ma terribilmente ed indissolubilmente legati alla parte più nascosta della sua testa, come avrebbe scoperto più tardi.

 

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Pensava, in quegli interminabili viaggi, a come sarebbe stato scoprire il significato delle cose; si, lui viaggiava per scoprire il significato delle cose. E fantasticava, si immaginava in posti esotici, a dialogare con i saggi degli antichi popoli, che stanno a guardia delle nostre radici, si immaginava in una piazza di Amsterdam a dare da mangiare ai piccioni o nella pampa patagonica a ripercorrere le orme di antichi avventurieri.

Immaginava mondo fantastici, pieni zeppi di cose interessanti, e intanto camminava.

Solo dopo molto tempo, iniziò a tirare le somme delle cose che aveva visto, e si rese conto che le cose non avevano significato, scoprì che le azioni stesse non ne avevano, e capì che solo il tempo aveva significato, e che l'uomo non era fatto per considerare il tempo per ciò che era, per ciò che è. E' il tempo infatti a contenere in se tutte le azioni commesse, buone o cattive, è il tempo a contenere tutte le scelte, giuste o sbagliate che siano, e se l'uomo fosse capace di considerare il tempo come uno scrigno, e se l'uomo fosse in grado di aprire questo scrigno per vedere a cosa hanno portato le sue azioni, nel tempo, l'uomo diventerebbe un saggio, e non ritornerebbe sui suoi errori. Ma le sue vecchie scarpe consumate gli avevano insegnato che l'uomo non è fatto per questo, e ora si sentiva stanco, e non aveva più voglia di camminare, aveva solo voglia di fermarsi a guardare il tempo passare, e ogni tanto si metteva a sfogliare tra le sue pieghe per vedere le cose successe nel mondo.

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